martedì 20 settembre 2011

Bastone elettronico per non vedenti: a che punto siamo?

Ci sono molti inventori e ricercatori che vogliono aiutare le persone con disabilità visiva a muoversi in modo più efficiente, sicuro e con maggiori informazioni sull’ambiente.
Molti pensano di poter agire senza coinvolgere le persone interessate o coinvolgerle come e quando vogliono, per esempio proponendo “contratti” che hanno poco a che vedere con la sperimentazione vera e propria; lo stesso vale per il coinvolgimento dei vari professionisti che in vario modo si occupano della disabilità visiva. Come per altri prodotti destinati al mercato, nel mondo degli ausili per la disabilità esistono diverse correnti politiche e prese di posizione, e una lunga storia che si ripete di promesse non mantenute.  Questo a scapito di inventori e ricercatori ben intenzionati, ai quali non viene dato il giusto riconoscimento, visibilità e pubblicità. Da qui il grande scetticismo che spesso accompagna le persone alle quali sono destinati i prodotti, e anche dei vari professionisti.
Le domande che inventori e ricercatori si devono porre per far sì che il loro lavoro sia efficiente e speso in modo proficuo sono tante. Molti se le pongono e forniscono risposte esaurienti, altri no.
Nel caso specifico voglio porre l’attenzione sul “bastone elettronico quale ausilio per non vendenti” che di recente ha goduto di  “titoloni” sui giornali.
Di seguito elenco alcune domande alle quali dovrebbero essere fornite risposte soddisfacenti quando si lancia un prodotto ritenuto innovativo, soprattutto per evitare "illusioni e false speranze".
- Si sono contattate le persone alle quali è rivolto il proprio interesse?
- Si è fatta osservazione? per esempio, si sono osservati i bambini a scuola, a casao, o gli adulti nel loro ambiente di lavoro e di vita?
- Come si muovono le persone nell’ambiente conosciuto e in quello sconosciuto?
- Di cosa hanno maggiormente bisogno?
- Si è confrontata la vasta letteratura sull’argomento con ciò che si è deciso di proporre?
- Si è deciso di intraprendere un lavoro multidisciplinare? Se sì, quali sono i punti di contatto?
- Esiste un lavoro dove viene esplicitata la metodologia di indagine/osservazione/.... e i risultati ottenuti?
- Quali sono i criteri per stabilire a chi può interessare o essere utile l’invenzione?
- Quali sono le competenze e la formazione di chi giudica? “Chi giudica chi”?
- I questionari e/o contratti sottoposti alle persone interessate con che criteri sono stati elaborati? Possono in qualche modo violare la privacy o essere fraintesi in merito alle personali considerazioni che ognuno ha di se stesso? (A tal proposito è utile aggiungere che conservo "con cura" la modulistica che ho scaricato da un sito che promuove il bastone elettronico. Essa è composta da un questionario, da un contratto con il non vedente e da un contratto con l'istruttore. Personalmente l'ho trovata "sconveniente". Anche altre persone che sono incappate nello stesso sito e l'hanno letta la pensano così e ciò fa riflettere!)
- Le critiche negative sull’invenzione vengono rese note?
- Pensate che le persone coinvolte si sentano pienamente libere di esprimere pareri negativi in merito all’invenzione senza che ciò venga ricondotto alle proprie abilità o non-abilità?  (questo punto meriterebbe di essere approfondito)
- L’invenzione migliora qualcosa di già sperimentato?
- Sono già state sperimentate e commercializzate invenzioni simili alla vostra? Con che esito?
- Si affianca ad altre tecnologie emergenti?
- Si sono confrontate le varie tecnologie fino ad ora sviluppate e i risultati ottenuti?
- Cosa si prevede per il futuro?
- Si è confrontata la propria invenzione con il tradizionale bastone lungo per la mobilità? Il bastone lungo per la mobilità costa relativamente poco; è pieghevole e lo si può riporre in tasca o in borsa; non subisce influenze di sorta (caldo, freddo, pioggia, neve, ....); non necessita di batterie; è leggero; non ha bisogno di un addestramento particolare per essere usato con efficacia ed efficienza; rileva gli ostacoli sul percorso, il rumore che produce scorrendo sul piano di calpestio o urtando contro gli ostacoli permette di ricavare molte informazioni; identifica le persone non vedenti a livello internazionale; ecc. Il bastone lungo per la mobilità svolge almeno 20 funzioni.
- L’invenzione migliora le funzioni del bastone lungo per la mobilità?
- L’invenzione migliora le funzioni svolte dal cane guida?
- L’invenzione migliora le funzioni del bastone lungo e del cane guida che molti usano insieme?
- Cosa offre in più l’invenzione?
- Cosa offre in più l’invenzione durante gli attraversamenti?
- Cosa offre in più l’invenzione per aiutare la persona a conoscere la propria posizione nello spazio?
- Può aiutare i bambini a imparare concetti spaziali e ambientali?
- Aiuta a camminare in modo più efficiente e meno stressante?
- L’invenzione aggiunge informazioni che potrebbero interferire con il normale uso degli altri sensi? (udito, tatto, olfatto, vestibolare, cinestetico?)
- Ciò che l’invenzione aggiunge è utile anche a scapito di qualcos’altro che si ritiene  meno importante?
- Che tipo di formazione richiede l’invenzione per il suo utilizzo se una persona non vedente chiede di sperimentarla?
- Che tipo di formazione richiede l’invenzione se un professionista dell’orientamento mobilità chiede di sperimentarla?
- A quanto ammontano i costi per la formazione?
- Ritenete sia indispensabile la formazione all’uso dell’invenzione o basterebbe uno scritto con le “istruzioni per l’uso”?
- L’invenzione ha dispositivi regolabili e/o attivabili in modo da adattarsi a particolari esigenze?
- L’invenzione è ingombrante? quanto?
- Com’è esteticamente l’invenzione?
- Compromette l’uso di un ombrello, una borsa o altra cosa che si utilizza con l’altra mano o ne è compromessa dalle stesse?
- Quanto costa l’invenzione?
- Come viene pubblicizzata?
- E’ stato fatto un sondaggio su come viene recepito il messaggio pubblicitario dalle persone interessate e non?
- Fino ad ora quali sono i punti di forza e i punti deboli dell’invenzione?
.....
 
Spero di aver riassunto le tante domande che le persone interessate a tale argomento vorrebbero porre.
Alcune di queste domande trovano in parte risposta nei depliant che gli inventori e/o distributori dei vari dispositivi mettono a disposizione dei più; personalmente, così come ad altri, non mi soddisfano.

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